Torna indietro

Dettagli incontro

15/02/2017: Dialogare Insieme
Tipo di incontro: Dialogo
Gli incontri di questa rassegna sono pensati per dare spazio al confronto verbale e al dibattito sui temi di interesse comune. Possono essere temi esposti durante gli incontri di letture, o trattati sul notiziario interreligioso Lo Zefiro, o su argomenti di tipo organizzativo delle attività proposte dalla comunità. Questi incontri offorno anche lo spunto per mettere in pratica lo stare insieme pacifico in un contesto relazionale più vicino a quello delle normali attività quotidiane, e imparare così a praticare la meditazione come stile di vita.
Dio connesso: Strettamente congiunto o collegato (sul piano ideale o logico); intimamente unito; interdipendente; materialmente o idealmente collegato ... Tutti sono invitati a condividere la propria esperienza, il proprio sentire.
Rassegna:Dialogare Insieme
Titolo:DIO CONNESSO
Tipo incontro:Dialogo
Data:15/02/2017
Ora:21:00
Organizzazione:Chiesa Cristiana Avventista
Indirizzo:Via del Pergolino 1, 50139 Firenze
Tema:"I nomi di dio: DIO CONNESSO"
Presenti:5

Programma

1. Confronto su temi organizzativi (10').
2. Meditazione silenziosa (20').
3. Presentazione di un tema di confronto e dialogo (10'-15').
4. Confronto e dialogo sul tema presentato.
5. Preghiere (10').
6. Rinfresco (se preparato dall'associazione o da qualche partecipante).

Resoconto

DIO CONNESSO
Definizione: Strettamente congiunto o collegato (sul piano ideale o logico); intimamente unito; interdipendente; materialmente o idealmente collegato ...
Mi viene in mente l’idea di collegare la spina a un’energia universale. Nel linguaggio ordinario essere sconnessi significa essere un po’ squilibrati.
La definizione del vocabolo, portato nel campo religioso, rimanda al fatto che tutta la creazione di Dio è nella sua mano. Siamo tutti uniti in una rete spirituale. Dio è questa vibrazione che unisce tutte le cose. È una strada di ritorno all’unità.
«Il cliente da lei chiamato non è al momento raggiungibile»: questo non succede mai con Dio.
Con-nesso. Il nesso tra due entità diverse che comunicano tra di loro. La comunicazione, nel caso di Dio, si attiva man mano che la persona si sintonizza con Dio. Dio comunica sempre, ma noi dobbiamo regolare l’antenna. In fondo le religioni sono antenne per stabilire la connessione. Siamo tutti figli di Dio, ma connessione è riuscire a comunicare. E per sintonizzarci dobbiamo mantenere il canale pulito.
Più volte ho ascoltato descrivere la fede attraverso l’immagine del navigatore satellitare, che ti indica la via da seguire senza obbligarti a farlo, e ti indica sempre come rientrare sulla strada quando hai sbagliato direzione. Ecco il Dio connesso. Forse Dio agisce anche attraverso l’inconscio, le voci interne che ci orientano (e a volte ci disorientano).
In ambito cristiano ci sono due parole che esprimono il concetto di connessione: grazia e fede. La grazia è la connessione di Dio, cioè il suo essere continuamente proteso verso le sue creature e mai chiuso in se stesso; la fede è la risposta umana, che a sua volta si connette a Dio accogliendolo come genitore o amico. Il canale di comunicazione tra Dio e il credente è la preghiera: essa non si trova in uno spazio preciso (ogni luogo va bene) né in specifiche persone (chiunque può pregare), ma in un tempo appositamente ritagliato. La preghiera è dunque un tempo che si passa in compagnia di Dio, fatto di lettura-ascolto della Parola, di richieste e invocazioni, di silenzio. La chiesa occidentale ha tolto il silenzio dalla preghiera, rendendola l’opposto della meditazione. Oggi, grazie anche al dialogo interreligioso, la preghiera si riavvicina alla meditazione perché, pur mantenendo l’elemento della parola, lo arricchisce aprendosi al silenzio.
Dio connesso è quella qualità di Dio che fa sì che con chiunque mi trovi a stare e parlare, io stia con Dio.
La meditazione come connessione
Il problema non è Dio connesso, ma se io sono connesso. Dio non c’è, Dio è. Per definizione è connesso. È l’uomo che deve stabilire la connessione, perché ha disimparato ad ascoltare. Questa connessione è la meditazione: una preghiera contemplativa, un accesso a quella dimensione profonda che trascende la materia. La connessione è non perdere la strada, l’orientamento. La meditazione-connessione è la ricerca del trascendente. Anche l’etica, a mio avviso, ha a che fare con questo. È accedere a un principio cosmico. È coerenza con una legge che è al di sopra delle religioni stesse, pur facendo parte dell’uomo.
La meditazione non è un sogno, ma uno stato intermedio, tra la fine della presenza razionale e l’inizio del campo onirico. È quindi uno stato di coscienza diverso dal solito, al quale normalmente non ho accesso se no, appunto, per meditazione. È andare oltre l’apparenza.
Preghiera e meditazione attivano i lobi frontali, danno guarigione, perché le onde cerebrali si abbassano e a livello del sonno profondo, quello dove non si sogna, ma semplicemente si è connessi con l’universo.
La connessione è la possibilità di accedere a stati sovrasensibili dove sono normali cose che nel mondo razionale classifichiamo come strane.
La connessione è ristabilire l’unità. Ogni meditazione è diversa, soprattutto se fatta in gruppo, perché la scintilla non solo supera la materia, ma si unisce alle altre. Ci si riesce – e questa è la sfida – solo quando si giunge all’estraneazione, al non rendersi conto.
La meditazione è connettersi, attivare una scintilla che crea una traccia, che poi irradia dalla periferia la centro. L’impurità ostacola questa connessione, perché ti lega alla materialità. La meditazione serve quindi a purificarsi per poter stabilire la connessione.
In questo la comprensione avventista è un po’ diversa. Le cose visibili e invisibili fanno parte della stessa creazione di Dio ed hanno la stessa dignità. Perciò gli esseri umani, che sono carne, hanno la stessa dignità degli angeli, che sono spirito. La connessione, allora, non significa superare la carne per raggiungere lo spirito, ma mettere la carne in contatto con lo Spirito di Dio, ritrovando quell’armonia vitale che unisce tutte le cose, visibili e invisibili, materiali e spirituali.
Comunità di Meditazione Interreligiosa Fiorentina
Email: cmif@altervista.org
Sito web: cmif.altervista.org
Versione: 1.5
Rilasciata il: 06/02/2014
Powered by Yii Framework.
Secured with Rights version 1.3.0.