Marco 1: 12-15: Stava con le belve e gli angeli lo assistevano
Una volta una bambina ha guardato nel mio abito bianco e mi ha chiesto “sei un angelo?”. Quando le domande sorgono da un luogo puro - anche se questo è la mente mitologico-magica di una persona di sei anni - possiedono una forza autentica. Quando il periodo dello sviluppo passa la stessa domanda diventa regressiva o ridicola. Perciò, cercare intorno a noi tracce di piume di angeli o immaginare che si stanno librando dietro le nostre spalle come in un fumetto significa non cogliere il punto. Ma è una persona molto triste quella che non si è mai accorta dell’assistenza degli angeli.
Non so cosa siano veramente gli angeli. Forse sono forze autonome della psiche, onde di benevolenza e compassione che irradiano come se fossero messaggeri inviati dalla fonte divina di amore per venirci ad incontrare nei nostri momenti più solitari di sofferenza. Si presero cura di Gesù quando si ritrovò sfinito da ciò che aveva passato nei “quaranta giorni” nel deserto. Aveva affrontato le forze oscure del suo ego che lo avevano esortato verso il potere, l’auto-sufficienza e l’orgoglio. Era riuscito a vedere attraverso di esse e a non soccombere alla tentazione di abbandonare la battaglia per essere autentico, rimanere autentico e negare le facili tentazioni delle illusioni. Ma questo in certi momenti può risultare sfiancante e come qualunque altro essere umano aveva avuto bisogno di essere assistito.
Dove possiamo trovare questa assistenza di amicizia spirituale e accompagnamento nelle nostre vite? Probabilmente non in schiere di angeli che planano dall’alto ma nella condivisione del pellegrinaggio sempre più profondo nel regno di ciò che è reale. Sebbene l’impegno verso la realtà - che è anche il significato della nostra meditazione quotidiana - richieda solitudine, questo ci apre anche anche alla comunità. Le persone che incontriamo nel deserto della nostra solitudine sono amici veri. Ci riconosciamo gli uni con gli altri, ci valorizziamo a vicenda ma sappiamo anche che non possiamo possederci perchè il pellegrinaggio è anche verso uno spossessamento dei nostri sé.
Laurence Freeman OSB
Incontro: | 26/02/2015 |
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Titolo: | Stava con le belve e gli angeli lo assitevano. |
Presentata da: | Sandra Vincenzi |
Tradizione: | Meditazione Cristiana |
Autore: | Laurence Freeman OSB |
Opera: | Riflessioni quaresimali 2015 |