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La mente mistica che ama

Per la mente mistica che ama, l’altro è essenziale. L’alterità stimola la mente a lasciare andare le sue fissazioni e ad espandersi oltre se stessa, allargando la visione che abbiamo del mondo e degli altri che lo abitano… Questo è un poco quello che comprendo del termine “una mente cattolica”, perché affronta in modo diretto quello che non può descrivere o controllare. La mente cattolica intuitivamente cerca di includere piuttosto che rigettare, anche quando incontra nell’altro un abisso di differenze [...]

Diventiamo cattolici in questo senso pieno e inclusivo solo crescendo, attraversando stadi di guarigione ed integrazione. Per cui nessuno di noi è già cattolico, nemmeno il papa. C’è sempre un pezzo di strada da fare. Ma l’alternativa a questo processo… è la mente settaria che riduce l’altro ad oggetto e, per paura e per il piacere del potere, nega la sua soggettività, il suo esserci. Socialmente e storicamente, abbiamo fatto questo con immigranti, ebrei, gay e altre minoranze facilmente attaccabili, e certamente, anche con metà della razza umana attraverso l’esclusione patriarcale e violenta delle donne.

Agendo in questo modo, escludiamo noi stessi dalla totalità e dunque dalla Santità. Dio è sempre soggetto, il grande “Io sono”, resistente ai nostri tentativi di ridurlo ad oggetto e manipolarlo. Incontriamo questa pura emanazione dell’essere nel nostro silenzio profondo, non nell’ideologia o nel pensiero astratto. E la incontriamo in modi diversi, nella relazione con gli altri e nella bellezza e meraviglia della creazione, nell’oceano dell’essere, della sofferenza e della beatitudine, nelle quali noi e anche il creatore siamo immersi. Poiché questa crescita implica profondità e la profondità ha bisogno di silenzio, la mente cattolica… richiede contemplazione. Pensare che la contemplazione sia un lusso, un rilassamento o una occupazione da tempo libero non arriva a cogliere il significato dell’apertura della mente cattolica, come la sola via essenziale che abbiamo per glorificare Dio.

Laurence Freeman, OSB

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