A volte si assimila erroneamente la compassione a un sentimento di pietà. Bisogna analizzare la natura della vera compassione più profondamente.
Noi ci sentiamo naturalmente vicini ai nostri amici, ma ciò non corrisponde a un'autentica compassione. È un sentimento parziale, mentre la vera compassione è universale.
La vera compassione non discende dal piacere di sentire vicina questa o quella persona, ma dalla convinzione che gli altri, proprio come me, rifuggono la sofferenza e cercano la felicità, nonché dal mio impegno ad aiutarli a vincere ciò che li angustia. Devo diventare consapevole del fatto che posso aiutarli a soffrire di meno. Questa è la vera compassione, correttamente intesa.
Tale disposizione non si limita alla cerchia dei nostri parenti e dei nostri amici, ma deve estendersi anche ai nostri nemici. Ne consegue che la vera compassione è imparziale e implica un senso di responsabilità per il benessere e la felicità degli altri.
La vera compassione porta alla pacificazione delle tensioni interiori, uno stato di calma e di serenità nella vita quotidiana, nelle situazioni in cui è richiesta sicurezza di sé, rivela una grande utilità. E una persona compassionevole fa regnare intorno a sé un'atmosfera affabile e distesa, improntata all'accoglienza e alla concordia. Nelle relazioni umane la compassione contribuisce a promuovere la pace e l'armonia.
Incontro: | 03/11/2015 |
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Rassegna: | Insieme per la Pace |
Titolo: | La vera compassione è universale |
Tradizione: | Centro Ewam |
Autore: | Dalai Lama |
Opera: | Dalai Lama: autobiografia spirituale |