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Gesù (im)pertinente

Intervento di Saverio Scuccimarri, pastore avventista, all'incontro di meditazione interreligiosa del 21/10/2021, tratto dal libro di Thierry Lenoir "Gesù (im)pertinente", pp. 11-12. Nel commentare il dialogo di Gesù con la donna samaritana, l'autore scrive:

"Gesù le fa comprendere che è del tutto inutile cercare Dio, perfino all'interno dei recinti sacri, se il cuore lo ha smarrito. Con pertinenza invita questa donna a rinnovare la sua relazione con lui, ma tramite un'adorazione che superi le montagne della tradizione e le questioni legate ai campanili delle chiese. Con una semplice frase, Gesù compie una desacralizzazione degli spazi esteriori a favore di una vita spirituale vissuta nel cuore. Poiché è proprio lì, nell'intimo dell'uomo e della donna, che deve avvenire il vero incontro con Dio. In un'altra occasione, Gesù dice: 'Il regno di Dio è in mezzo a voi...'. Dio non può essere racchiuso né in luoghi né in concetti. Esistono troppi spazi chiusi dove ciascuno crede di essere il guardiano, come un secondino del carcere che ha la pretesa di custodire la verità come si detiene un prigioniero! Gesù dà la stura a tutti gli esclusivismi di ogni religione per indirizzarci a una spiritualità interiore e personale. Egli descrive la vera adorazione come un soffio di Spirito e di Verità. In effetti, il più bel tempio alla gloria di Dio è in noi! Si trova, quindi, nel cuore stesso di questa donna... Dal momento che Gesù propone un'adorazione sotto il segno del soffio dello Spirito, è altresì un invito a vivere una relazione con Dio che non sia rigida, inflessibile, sclerotica. Il soffio deve essere in continuo movimento. Quando il vento viene racchiuso in una scatola, è solo pura illusione! Una spiritualità simile consente all'uomo e alla donna di attingere alle sorgenti interiori che Dio ha posto in ogni essere umano. Allo stesso tempo, fa esplodere tutti i formalismo del cuore e della mente"

Thierry Lenoir

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