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Radio Voce della Speranza

Lo Zefiro

Notiziario Interreligioso
Redazione: Marco Lazzeri
Telefono: 335.6415395
Pagina:
21/09/2013: Anno 2013 - Numero 31  File Pdf
Pubblicato il 20/09/2013
Sbarco dei siriani a Siracusa (29 Agosto 2013).
Sbarco dei siriani a Siracusa (29 Agosto 2013).
Care amiche e amici, leggo su un quotidiano: "Migrante siriana muore su barcone - i suoi organi salvano tre pazienti. La donna in patria lavorava come infermiera, il marito aveva un'attività imprenditoriale. Siracusa, nelle loro intenzioni, era solo la prima tappa europea: dalla Sicilia avrebbero proseguito per la Svezia dove vive e lavora il figlio maggiore. La donna sarà sepolta a Malta, dove vivono la madre e due fratelli. Il grazie del ministro Lorenzin. In fuga da Damasco alla ricerca di un futuro migliore, ha trovato la morte sull'imbarcazione della speranza. Ma il suo dramma oggi salverà tre pazienti, due siciliani e uno calabrese. E' la toccante storia - della quale dà conto il Centro regionale trapianti siciliano - della donazione di organi da parte di una donna siriana di 49 anni trovata in fin di vita sull'imbarcazione soccorsa dalla Guardia costiera il 28 agosto scorso, al largo di Siracusa. La profuga, che viaggiava con il marito e i due figli, era stata trasferita all'ospedale Umberto I di Siracusa per un arresto cardiocircolatorio. Ma, purtroppo, i disperati tentativi dei medici di salvarle la vita sono stati vani. I rianimatori hanno quindi chiesto al marito l'assenso alla donazione degli organi. Alle 7.30 di questa mattina sono terminate le operazioni di prelievo di fegato e reni: il fegato è stato trapianto all'Ismett su un uomo di 66 anni, siciliano ma residente in Calabria; un rene è stato trapiantato al Policlinico di Catania su una donna calabrese di 60 anni in urgenza clinica regionale; l'altro rene è stato assegnato all'Ismett per un uomo di 41 anni di Ragusa". Il vero Corso Base di Spiritualità è quello della vita, e in quello che anche io sto praticando (in modo consapevole o meno) da quando sono nato, questa lezione penso sia una delle più importanti. Secondo me è la risposta più convincente al razzismo che pure è spesso presente nella società e anche la risposta migliore al mio essere alle volte assente o inerte, come assopito in un piccolo mondo troppo garantito e scontato, troppo ingiustamente pacato. Ci sono persone che vivono esperienze estreme, terribili e non perdono la capacità di dare agli altri, non si dimenticano delle necessità altrui, mentre le loro, pur essendo così pressanti alle volte le lasciano in secondo piano. Ne sono capace? Lo saprei fare? Quanto ho da imparare da questi che sono i veri grandi Maestri del mio Corso Base! Tutte le tradizioni spirituali parlano di questo, ma questa è una lezione che non basta studiarla se non la si pratica. Grazie a tutti. Marco [Leggi]
Care amiche e amici,

leggo su un quotidiano: "Migrante siriana muore su barcone - i suoi organi salvano tre pazienti. La donna in patria lavorava come infermiera, il marito aveva un'attività imprenditoriale. Siracusa, nelle loro intenzioni, era solo la prima tappa europea: dalla Sicilia avrebbero proseguito per la Svezia dove vive e lavora il figlio maggiore. La donna sarà sepolta a Malta, dove vivono la madre e due fratelli. Il grazie del ministro Lorenzin.

In fuga da Damasco alla ricerca di un futuro migliore, ha trovato la morte sull'imbarcazione della speranza. Ma il suo dramma oggi salverà tre pazienti, due siciliani e uno calabrese. E' la toccante storia - della quale dà conto il Centro regionale trapianti siciliano - della donazione di organi da parte di una donna siriana di 49 anni trovata in fin di vita sull'imbarcazione soccorsa dalla Guardia costiera il 28 agosto scorso, al largo di Siracusa. La profuga, che viaggiava con il marito e i due figli, era stata trasferita all'ospedale Umberto I di Siracusa per un arresto cardiocircolatorio. Ma, purtroppo, i disperati tentativi dei medici di salvarle la vita sono stati vani. I rianimatori hanno quindi chiesto al marito l'assenso alla donazione degli organi. Alle 7.30 di questa mattina sono terminate le operazioni di prelievo di fegato e reni: il fegato è stato trapianto all'Ismett su un uomo di 66 anni, siciliano ma residente in Calabria; un rene è stato trapiantato al Policlinico di Catania su una donna calabrese di 60 anni in urgenza clinica regionale; l'altro rene è stato assegnato all'Ismett per un uomo di 41 anni di Ragusa".

Il vero Corso Base di Spiritualità è quello della vita, e in quello che anche io sto praticando (in modo consapevole o meno) da quando sono nato, questa lezione penso sia una delle più importanti. Secondo me è la risposta più convincente al razzismo che pure è spesso presente nella società e anche la risposta migliore al mio essere alle volte assente o inerte, come assopito in un piccolo mondo troppo garantito e scontato, troppo ingiustamente pacato. Ci sono persone che vivono esperienze estreme, terribili e non perdono la capacità di dare agli altri, non si dimenticano delle necessità altrui, mentre le loro, pur essendo così pressanti alle volte le lasciano in secondo piano. Ne sono capace? Lo saprei fare? Quanto ho da imparare da questi che sono i veri grandi Maestri del mio Corso Base! Tutte le tradizioni spirituali parlano di questo, ma questa è una lezione che non basta studiarla se non la si pratica.

Grazie a tutti.

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Sbarco dei siriani a Siracusa (29 Agosto 2013). (Foto: La Repubblica)
"La domanda più importante nella vita è: Cosa stiamo facendo per gli altri?." (Martin Luther King)
14/09/2013: Anno 2013 - Numero 30  File Pdf
Pubblicato il 13/09/2013
Tenda sul mare.
Tenda sul mare.
Care amiche e amici, non è un accampamento, non è un bivacco o un caravanserraglio. È piuttosto un’immagine un po’ magica, come tratta fuori da un sogno che evoca in qualche modo intimità, serenità e la dolcezza di un dimorare, uno stare insieme condividendo. Spesso da giovani si dice che “si fa casa” e ci si affretta in banca per un mutuo, per poter comprare dei muri con un tetto sopra. Anche questo certo fa parte del progetto “casa” ma non è solo quello. Quando ci provai, molto tempo fa, questo non bastò. Fare casa, sentirsi a casa richiede la capacità di esser stato in grado di elaborare e di possedere una forma mentale nuova, un sentire interiore capace di creare dentro di me un luogo dove mi sento davvero nello spazio prescelto, sacro, appartato e protetto, scoperto e disvelato nel cammino. Dove posso incontrarmi ogni volta. Devo essere stato capace di aver aperto la porta a tutti, e innanzi tutto aver aperto dentro di me, le porte del cuore per poter essere giunto in quella stanza segreta che non può essere un luogo fisico perché è un nuovo piano di esistenza. Poter essere stato capace di aver superato divisioni e paure, lasciando andare fughe e sfiducie, dubbi e scetticismi, depressioni. Perché quando trovo casa per abitarla devo essere capace di saper essere Re. Un Re che possiede un linguaggio di umiltà e morbidezza, calore e comprensione, gioia e altruismo - niente a che fare quindi con il padrone di casa perché è proprio questo che alla lunga può creare quella solitudine che trasforma la casa in una prigione. Rendere pacifico il mio intimo trovando pace nel cuore, fa trovare finalmente casa. Grazie a tutti. Marco [Leggi]
Care amiche e amici,

non è un accampamento, non è un bivacco o un caravanserraglio. È piuttosto un’immagine un po’ magica, come tratta fuori da un sogno che evoca in qualche modo intimità, serenità e la dolcezza di un dimorare, uno stare insieme condividendo. Spesso da giovani si dice che “si fa casa” e ci si affretta in banca per un mutuo, per poter comprare dei muri con un tetto sopra. Anche questo certo fa parte del progetto “casa” ma non è solo quello. Quando ci provai, molto tempo fa, questo non bastò.

Fare casa, sentirsi a casa richiede la capacità di esser stato in grado di elaborare e di possedere una forma mentale nuova, un sentire interiore capace di creare dentro di me un luogo dove mi sento davvero nello spazio prescelto, sacro, appartato e protetto, scoperto e disvelato nel cammino. Dove posso incontrarmi ogni volta. Devo essere stato capace di aver aperto la porta a tutti, e innanzi tutto aver aperto dentro di me, le porte del cuore per poter essere giunto in quella stanza segreta che non può essere un luogo fisico perché è un nuovo piano di esistenza. Poter essere stato capace di aver superato divisioni e paure, lasciando andare fughe e sfiducie, dubbi e scetticismi, depressioni. Perché quando trovo casa per abitarla devo essere capace di saper essere Re. Un Re che possiede un linguaggio di umiltà e morbidezza, calore e comprensione, gioia e altruismo - niente a che fare quindi con il padrone di casa perché è proprio questo che alla lunga può creare quella solitudine che trasforma la casa in una prigione. Rendere pacifico il mio intimo trovando pace nel cuore, fa trovare finalmente casa.

Grazie a tutti.

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Tenda sul mare.
"La casa è dove si trova il cuore." (Gaio Plinio Secondo)
07/09/2013: Anno 2013 - Numero 29  File Pdf
Pubblicato il 07/09/2013
John Unger e il pastore Schoep.
John Unger e il pastore Schoep.
Care amiche e amici, bentornati a tutti. Ho scelto questa immagine che vuole essere un invito a riprendere il cammino insieme e perché mi è sembrata molto dolce e amorevole. E’ una storia vera, si tratta del cane pastore Schoep affetto per tanti anni da una artrite cronica alle ossa che non lo faceva nemmeno dormire dal dolore (adesso è morto) e trovava sollievo solo in acqua e, nel modo che vedete, John Unger lo aiutava a prendere sollievo. E’ una immagine del prendersi cura degli altri. E’ una cosa che sento di voler fare con impegno ed è un aspetto indispensabile per un autentico cammino spirituale. Ovviamente non solo verso gli animali, ma soprattutto verso le persone. Il momento che viviamo con problemi sociali, politici, economici e soprattutto etici di ogni tipo è una opportunità formidabile per rispondere ai bisogni e ai dolori piccoli e grandi di tante persone con il “Prendersi cura”. Accogliere i problemi in prima persona, senza delega e senza ma. Il Dalai Lama - grande maestro in questo – mi ripete parole hanno la dimensione della sacralità, il respiro di un progetto salvifico. Il tempo non è infinito, mi devo muovere adesso. Lo posso fare, ognuno di noi lo può fare e sarà un buon inizio. Non occorre fare cose talmente grandi da essere insostenibili e che poi mi possono deprimere, fondamentale credo che invece la differenza sia nel sentire che riuscirò ad esprimere nel prendermi cura con amorevolezza e compassione. Anche se saranno piccole cose, potranno migliorare il mondo attorno a me. Da poco e da vicino, come dicono i maestri, con umiltà ma senza fermarmi. Con amore. Grazie a tutti. Marco [Leggi]
Care amiche e amici,

bentornati a tutti. Ho scelto questa immagine che vuole essere un invito a riprendere il cammino insieme e perché mi è sembrata molto dolce e amorevole. E’ una storia vera, si tratta del cane pastore Schoep affetto per tanti anni da una artrite cronica alle ossa che non lo faceva nemmeno dormire dal dolore (adesso è morto) e trovava sollievo solo in acqua e, nel modo che vedete, John Unger lo aiutava a prendere sollievo. E’ una immagine del prendersi cura degli altri. E’ una cosa che sento di voler fare con impegno ed è un aspetto indispensabile per un autentico cammino spirituale. Ovviamente non solo verso gli animali, ma soprattutto verso le persone. Il momento che viviamo con problemi sociali, politici, economici e soprattutto etici di ogni tipo è una opportunità formidabile per rispondere ai bisogni e ai dolori piccoli e grandi di tante persone con il “Prendersi cura”. Accogliere i problemi in prima persona, senza delega e senza ma. Il Dalai Lama - grande maestro in questo – mi ripete parole hanno la dimensione della sacralità, il respiro di un progetto salvifico. Il tempo non è infinito, mi devo muovere adesso. Lo posso fare, ognuno di noi lo può fare e sarà un buon inizio.

Non occorre fare cose talmente grandi da essere insostenibili e che poi mi possono deprimere, fondamentale credo che invece la differenza sia nel sentire che riuscirò ad esprimere nel prendermi cura con amorevolezza e compassione. Anche se saranno piccole cose, potranno migliorare il mondo attorno a me. Da poco e da vicino, come dicono i maestri, con umiltà ma senza fermarmi. Con amore.

Grazie a tutti.

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John Unger e il pastore Schoep.
"In the present circumstances, no one can afford to assume that someone else will solve their problems. Every individual has a responsibility to help guide our global family in the right direction. Good wishes are not sufficient; we must become actively engaged. (Nelle attuali circostanze, nessuno può permettersi di pensare che qualcun altro possa risolvere i problemi. Ogni individuo ha la responsabilità di aiutare a guidare la nostra famiglia globale nella giusta direzione. Buoni auspici non sono sufficienti, dobbiamo diventare attivamente impegnati)." (Dalai Lama)
27/07/2013: Anno 2013 - Numero 28  File Pdf
Pubblicato il 26/07/2013
Nel cielo di Etretat (Normandia).
Nel cielo di Etretat (Normandia).
Care amiche e amici, l’estate è iniziata da tempo e molti stanno andando in vacanza. Anche “Lo Zefiro” farà un mese di sosta e per augurare a tutti un buon mese di Agosto, trovate in allegato una bella lettura offerta dall’amico Michelangelo Faraone. Si tratta del famoso racconto "Il gabbiano Jonathan Livingstone", maestro di volo contro vento. Mi auguro che vi faccia compagnia durante le vacanze. Come aforisma questa settimana riporto due pensieri di Manuela Sadun tratti dai sui libri. Non so decidere quale sia più bello e lascio a voi la scelta!! Questo mese infatti ricorre l’anniversario della morte di questa splendida amica ebrea che ci ha sempre accompagnato durante le nostre meditazioni. Ricordo con grande affetto e amicizia il suo impegno all’interno della Comunità Interreligiosa e la sua infaticabile dedizione al dialogo e al confronto tra le religioni. Appartenente alla “Associazione Amicizia Ebraica - Cristiana” e alla “Associazione Un Tempio per la Pace” ha dedicato a questa attività molti anni della sua vita Grazie a tutti. Marco [Leggi]
Care amiche e amici,

l’estate è iniziata da tempo e molti stanno andando in vacanza. Anche “Lo Zefiro” farà un mese di sosta e per augurare a tutti un buon mese di Agosto, trovate in allegato una bella lettura offerta dall’amico Michelangelo Faraone. Si tratta del famoso racconto "Il gabbiano Jonathan Livingstone", maestro di volo contro vento. Mi auguro che vi faccia compagnia durante le vacanze.

Come aforisma questa settimana riporto due pensieri di Manuela Sadun tratti dai sui libri. Non so decidere quale sia più bello e lascio a voi la scelta!! Questo mese infatti ricorre l’anniversario della morte di questa splendida amica ebrea che ci ha sempre accompagnato durante le nostre meditazioni.

Ricordo con grande affetto e amicizia il suo impegno all’interno della Comunità Interreligiosa e la sua infaticabile dedizione al dialogo e al confronto tra le religioni. Appartenente alla “Associazione Amicizia Ebraica - Cristiana” e alla “Associazione Un Tempio per la Pace” ha dedicato a questa attività molti anni della sua vita

Grazie a tutti.

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Nel cielo di Etretat (Normandia).
"La pace aspetta ciascuno di noi. Per questo possiamo solo impegnarci personalmente, senza pretendere, senza giudicare o criticare, senza accusare, senza condannare o giustificare, senza disimpegnarci per nessun motivo. I nostri saggi dicono : Cerca la pace nel tuo luogo. Non si può cercare la pace in altro luogo che in se stessi finché qui non la si è trovata. Quando l'uomo ha trovato la pace in se stesso può mettersi a cercarla nel mondo intero." (Manuela Sadun)
20/07/2013: Anno 2013 - Numero 27  File Pdf
Pubblicato il 19/07/2013
Cucciolo di tigre.
Cucciolo di tigre.
Care amiche e amici, è bello il mestiere di genitore, aiutare, sostenere, guidare, osservare e valutare il pericolo od ostacoli troppo grossi, ma lasciare anche libero il piccolo di cercare di farcela da solo. Il dare fiducia, credere in lui è il dono maggiore perché trasmette un senso di stima in sé che non lo lascerà mai nella vita. Il sentirsi amato e considerato gli darà una forza che non lo farà sentire mai completamente solo. I genitori che si incontrano sono poi diversi, quello biologico, quello emozionale, quello spirituale tutti con un ruolo preciso e differenziato, ognuno con un compito precipuo, indispensabile. Poi il tempo passa e piano piano ci si ritira quasi senza farsene accorgere, quando la freccia è lanciata non serve più tenere l’arco in tensione. Si può prendere tempo e guardare da più lontano. L’amore non finisce mai e proprio perché c’è amore si deve lasciar andare. L’attaccamento, sempre problematico di per sé, in questo caso sarebbe addirittura devastante, non permettendo la crescita completa. Per diventare grandi bisogna anche saper stare da soli ed affrontare il mondo con le proprie forze, capacità e fantasia. La figura originaria così si trasforma, da genitore diventa genitoriale e sfuma dal ruolo di guida a quello spettatore attento e solidale ma distaccato. La vita di mia figlia non è più mia competenza. Il bastone del comando è passato nelle sue mani, potrà fallire tante volte, come dice Beckett, ma è lì che nasce la sua libertà. Così il tempo passa e mi posso riposare un po’ per prepararmi ad altre esperienze, ad altri cammini, con amore immutato. Grazie a tutti. Marco [Leggi]
Care amiche e amici,

è bello il mestiere di genitore, aiutare, sostenere, guidare, osservare e valutare il pericolo od ostacoli troppo grossi, ma lasciare anche libero il piccolo di cercare di farcela da solo. Il dare fiducia, credere in lui è il dono maggiore perché trasmette un senso di stima in sé che non lo lascerà mai nella vita. Il sentirsi amato e considerato gli darà una forza che non lo farà sentire mai completamente solo. I genitori che si incontrano sono poi diversi, quello biologico, quello emozionale, quello spirituale tutti con un ruolo preciso e differenziato, ognuno con un compito precipuo, indispensabile.

Poi il tempo passa e piano piano ci si ritira quasi senza farsene accorgere, quando la freccia è lanciata non serve più tenere l’arco in tensione. Si può prendere tempo e guardare da più lontano. L’amore non finisce mai e proprio perché c’è amore si deve lasciar andare. L’attaccamento, sempre problematico di per sé, in questo caso sarebbe addirittura devastante, non permettendo la crescita completa. Per diventare grandi bisogna anche saper stare da soli ed affrontare il mondo con le proprie forze, capacità e fantasia. La figura originaria così si trasforma, da genitore diventa genitoriale e sfuma dal ruolo di guida a quello spettatore attento e solidale ma distaccato. La vita di mia figlia non è più mia competenza. Il bastone del comando è passato nelle sue mani, potrà fallire tante volte, come dice Beckett, ma è lì che nasce la sua libertà. Così il tempo passa e mi posso riposare un po’ per prepararmi ad altre esperienze, ad altri cammini, con amore immutato.

Grazie a tutti.

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Cucciolo di tigre.
"Sempre tentato, sempre fallito, non importa. tentare di nuovo, fallire di nuovo, fallire meglio." (Samuel Beckett)
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Versione: 1.5
Rilasciata il: 06/02/2014
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