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Radio Voce della Speranza

Lo Zefiro

Notiziario Interreligioso
Redazione: Marco Lazzeri
Telefono: 335.6415395
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20/04/2013: Anno 2013 - Numero 16  File Pdf
Pubblicato il 20/04/2013
Acqua d’Arno.
Acqua d’Arno.
Care amiche e amici, dedico questa riflessione all’acqua, che vedo come mio maestro di vita. Riuscirò forse un giorno ad assomigliare all’acqua, che si adatta a tutte le forme senza perdere la sua essenza, che è capace di presentarsi in modi così diversi eppure sempre sé stessa, ora liquida e flessibile, ora solida e materica, ora come nuvola aerea che va docile dove il vento vuole, e alle volte anche fiocco di neve che sa trasformare un intero paesaggio. L’acqua che sa inzuppare, ma anche ritrarsi evaporando, senza lasciare traccia, come tradizione Zen. Elemento creatore e dispensatore di vita e di colori, che forma gli esseri viventi nel loro tessuto più profondo, con amore incondizionato verso tutti. È bello vederla lanciarsi scintillante e senza paura da altissime cascate volando festosa, senza regole e costrizioni nell’aria per poi ritornare tranquilla nei dettami previsti dagli argini del fiume, che lei stessa crea. E proprio nello scorrere del fiume c’è il suo più grande insegnamento, quello dell’impermanenza di tutte le cose e anche quello dell’attimo presente che c’è e che pur fugge via. L’insegnamento del saper vivere questo che è l’unico, il solo tempo reale che esiste nella vita e che ho veramente a disposizione. Comprendo così ciò che diceva il grande Leonardo toccando l’acqua di un fiume lombardo in un momento del suo esilio milanese. Grazie a tutti. Marco [Leggi]
Care amiche e amici,

dedico questa riflessione all’acqua, che vedo come mio maestro di vita. Riuscirò forse un giorno ad assomigliare all’acqua, che si adatta a tutte le forme senza perdere la sua essenza, che è capace di presentarsi in modi così diversi eppure sempre sé stessa, ora liquida e flessibile, ora solida e materica, ora come nuvola aerea che va docile dove il vento vuole, e alle volte anche fiocco di neve che sa trasformare un intero paesaggio. L’acqua che sa inzuppare, ma anche ritrarsi evaporando, senza lasciare traccia, come tradizione Zen. Elemento creatore e dispensatore di vita e di colori, che forma gli esseri viventi nel loro tessuto più profondo, con amore incondizionato verso tutti. È bello vederla lanciarsi scintillante e senza paura da altissime cascate volando festosa, senza regole e costrizioni nell’aria per poi ritornare tranquilla nei dettami previsti dagli argini del fiume, che lei stessa crea. E proprio nello scorrere del fiume c’è il suo più grande insegnamento, quello dell’impermanenza di tutte le cose e anche quello dell’attimo presente che c’è e che pur fugge via. L’insegnamento del saper vivere questo che è l’unico, il solo tempo reale che esiste nella vita e che ho veramente a disposizione. Comprendo così ciò che diceva il grande Leonardo toccando l’acqua di un fiume lombardo in un momento del suo esilio milanese.

Grazie a tutti.

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Acqua d’Arno.
"Come l’acqua del fiume che tocchi è la prima di quella che viene e l’ultima di quella che andò, così il tempo presente." (Leonardo Da Vinci)
13/04/2013: Anno 2013 - Numero 15  File Pdf
Pubblicato il 20/04/2013
Riflessioni d’Oriente.
Riflessioni d’Oriente.
Care amiche e amici, penso che lo devo ammettere. Ammettere che mi sono lasciato abbindolare, che ho perso i riferimenti profondi, quelli che contano davvero e che danno la strada, la direzione sacra. Questo disastro che c’è adesso nel mondo, la politica senza etica, l’economia insaziabile, la povertà dileggiata, la violenza nei rapporti e sulle donne, la guerra nei cuori, la sopraffazione come metodo di vita, l’avidità e l’egoismo antidoti ad un vuoto siderale, tutto questo purtroppo non mi è del tutto estraneo, non può esserlo perché in qualche modo c’ero anch’io quando accadeva. È dovuto anche a me, ad ognuno di noi. Non ci siamo ribellati alla perdita di senso, all’accettazione distratta, alla fuga assurda nell’avere, all’impoverimento del significato dell’essere. È il senso che voglio ritrovare, il senso profondo, cercando nell’unico luogo sicuro, nel mio intimo, ascoltando la voce profonda per ritrovare la ragione di vita e portarla fuori, nel mondo, per donarla di nuovo a me stesso e agli altri. Il dono più bello è quello che di buono c’è nel profondo di ogni persona, la saggezza che crea pace e dissolve la paura della morte. Non è vero che non cambierà, voglio incontrare la speranza, l’utopia del visionario, il coraggio di dire la verità e di non averne più paura, di sapere che sono amato dall’Infinito, da quella forza misteriosa che fa palpitare il cuore e che è la medesima che regola l’intero universo, ma al contempo non devo attendere da altri la spinta che mi porterà a rialzarmi. Non voglio ritrovarmi a non aver vissuto, a non averci provato, a non aver rischiato. Il senso dell’essere abita i cuori ed è intorno a ciascuno di noi. Cercarlo è il canto di lode e di ringraziamento per essere vivi. Grazie a tutti. Marco [Leggi]
Care amiche e amici,

penso che lo devo ammettere. Ammettere che mi sono lasciato abbindolare, che ho perso i riferimenti profondi, quelli che contano davvero e che danno la strada, la direzione sacra. Questo disastro che c’è adesso nel mondo, la politica senza etica, l’economia insaziabile, la povertà dileggiata, la violenza nei rapporti e sulle donne, la guerra nei cuori, la sopraffazione come metodo di vita, l’avidità e l’egoismo antidoti ad un vuoto siderale, tutto questo purtroppo non mi è del tutto estraneo, non può esserlo perché in qualche modo c’ero anch’io quando accadeva. È dovuto anche a me, ad ognuno di noi. Non ci siamo ribellati alla perdita di senso, all’accettazione distratta, alla fuga assurda nell’avere, all’impoverimento del significato dell’essere. È il senso che voglio ritrovare, il senso profondo, cercando nell’unico luogo sicuro, nel mio intimo, ascoltando la voce profonda per ritrovare la ragione di vita e portarla fuori, nel mondo, per donarla di nuovo a me stesso e agli altri. Il dono più bello è quello che di buono c’è nel profondo di ogni persona, la saggezza che crea pace e dissolve la paura della morte. Non è vero che non cambierà, voglio incontrare la speranza, l’utopia del visionario, il coraggio di dire la verità e di non averne più paura, di sapere che sono amato dall’Infinito, da quella forza misteriosa che fa palpitare il cuore e che è la medesima che regola l’intero universo, ma al contempo non devo attendere da altri la spinta che mi porterà a rialzarmi. Non voglio ritrovarmi a non aver vissuto, a non averci provato, a non aver rischiato. Il senso dell’essere abita i cuori ed è intorno a ciascuno di noi. Cercarlo è il canto di lode e di ringraziamento per essere vivi.

Grazie a tutti.

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Riflessioni d’Oriente.
"L'esistenza è uno spazio che ci hanno regalato e che dobbiamo riempire di senso, sempre e comunque." (Enzo Jannacci)
06/04/2013: Anno 2013 - Numero 14  File Pdf
Pubblicato il 20/04/2013
La leonessa e l'impala orfano.
La leonessa e l'impala orfano.
Care amiche e amici, dietro questa foto c’è una storia: un branco di leonesse attacca una femmina di impala per il pasto, uccidendola. Poco dopo dall’erba della savana compare il cucciolo smarrito della preda e, vistolo, una leonessa gli si avvicina, lo accudisce e lo prende sotto la sua protezione, fino a portarlo poi nel branco dei leoni. Una storia quasi incredibile dove vengono valicate le barriere, dove al di là della lotta per l’esistenza, che pure è presente e sottostà alle leggi del mondo, c’è la compassione e l’accoglienza. Un insegnamento importante quindi per andare oltre noi stessi, per imparare a superarci. Esercitiamoci nella crescita interiore, come dice il rabbino, non stanchiamoci, non rimaniamo assenti. Esiste solo l’Adesso e questo è certamente il momento buono. Il migliore che abbiamo. Grazie a tutti. Marco [Leggi]
Care amiche e amici,

dietro questa foto c’è una storia: un branco di leonesse attacca una femmina di impala per il pasto, uccidendola. Poco dopo dall’erba della savana compare il cucciolo smarrito della preda e, vistolo, una leonessa gli si avvicina, lo accudisce e lo prende sotto la sua protezione, fino a portarlo poi nel branco dei leoni. Una storia quasi incredibile dove vengono valicate le barriere, dove al di là della lotta per l’esistenza, che pure è presente e sottostà alle leggi del mondo, c’è la compassione e l’accoglienza. Un insegnamento importante quindi per andare oltre noi stessi, per imparare a superarci. Esercitiamoci nella crescita interiore, come dice il rabbino, non stanchiamoci, non rimaniamo assenti. Esiste solo l’Adesso e questo è certamente il momento buono. Il migliore che abbiamo.

Grazie a tutti.

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La leonessa e l'impala orfano.
"Se non lo faccio io, chi lo farà? Se non lo faccio adesso, quando sarà il momento di farlo? Se lo faccio solo per me stesso, chi sono io?." (Rabbi Hillel, "Pirkei Avot, I.14")
30/03/2013: Anno 2013 - Numero 13  File Pdf
Pubblicato il 20/04/2013
Nuvola apparsa in America all’elezione del nuovo papa.
Nuvola apparsa in America all’elezione del nuovo papa.
Care amiche e amici, i migliori auguri per una Buona Pasqua, di serenità, di speranza, di apertura al nuovo e di rinnovamento interiore. Che lo Spirito ci accompagni leggero come una nuvola e ci insegni ad amare la vita in tutte le sue forme, superando quelle tradizioni che, importanti una volta, adesso possono essere vissute in nuove prospettive. Essere vegetariani, oltre che essere diventata una necessità per l’ambiente, è una esperienza formativa e un impegno molto utile per la sostenibilità. Grazie a tutti. Marco [Leggi]
Care amiche e amici,

i migliori auguri per una Buona Pasqua, di serenità, di speranza, di apertura al nuovo e di rinnovamento interiore. Che lo Spirito ci accompagni leggero come una nuvola e ci insegni ad amare la vita in tutte le sue forme, superando quelle tradizioni che, importanti una volta, adesso possono essere vissute in nuove prospettive. Essere vegetariani, oltre che essere diventata una necessità per l’ambiente, è una esperienza formativa e un impegno molto utile per la sostenibilità.

Grazie a tutti.

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Nuvola apparsa in America all’elezione del nuovo papa.
"Non c'è una differenza biologica tra animali. Perché allora ci fa orrore il pensiero di mangiare il nostro cane, ma massacriamo a ogni Pasqua centinaia di agnelli per fare festa?." (Umberto Veronesi)
23/03/2013: Anno 2013 - Numero 12  File Pdf
Pubblicato il 20/04/2013
Orso polare.
Orso polare.
Care amiche e amici, questa settimana vi propongo l’immagine di questo orso che è proprio buffa e che mi evoca la gioia della voglia di vivere. La gioia secondo me si trova nella semplicità di una vita vissuta nel presente e con la consapevolezza del nostro essere nel mondo, ma anche in ascolto e contatto con il mondo interiore, con l’intimità. Per questo il percorso spirituale non è solo importante, ma indispensabile per conoscere le parti in ombra e quelle su cui c’è da lavorare, per superare dolori, rabbie, attaccamenti... La frase di Yogananda in questo senso è quanto mai illuminante. E c’è da sottolineare un aspetto molto importante secondo me, che si ritorna ad essere come un bambino e non si rimane come un bambino tutta la vita. Buon cammino! Grazie a tutti. Marco [Leggi]
Care amiche e amici,

questa settimana vi propongo l’immagine di questo orso che è proprio buffa e che mi evoca la gioia della voglia di vivere. La gioia secondo me si trova nella semplicità di una vita vissuta nel presente e con la consapevolezza del nostro essere nel mondo, ma anche in ascolto e contatto con il mondo interiore, con l’intimità. Per questo il percorso spirituale non è solo importante, ma indispensabile per conoscere le parti in ombra e quelle su cui c’è da lavorare, per superare dolori, rabbie, attaccamenti... La frase di Yogananda in questo senso è quanto mai illuminante. E c’è da sottolineare un aspetto molto importante secondo me, che si ritorna ad essere come un bambino e non si rimane come un bambino tutta la vita. Buon cammino!

Grazie a tutti.

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Orso polare.
"Nella vita spirituale si diventa proprio come un bambino: senza risentimento, senza attaccamento, pieno di vita e di gioia." (Paramahansa Yogananda)
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Comunità di Meditazione Interreligiosa Fiorentina
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Sito web: cmif.altervista.org
Versione: 1.5
Rilasciata il: 06/02/2014
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