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Dettagli incontro

19/10/2016: Dialogare Insieme
Tipo di incontro: Dialogo
Gli incontri di questa rassegna sono pensati per dare spazio al confronto verbale e al dibattito sui temi di interesse comune. Possono essere temi esposti durante gli incontri di letture, o trattati sul notiziario interreligioso Lo Zefiro, o su argomenti di tipo organizzativo delle attività proposte dalla comunità. Questi incontri offorno anche lo spunto per mettere in pratica lo stare insieme pacifico in un contesto relazionale più vicino a quello delle normali attività quotidiane, e imparare così a praticare la meditazione come stile di vita.
Rassegna:Dialogare Insieme
Tipo incontro:Dialogo
Data:19/10/2016
Ora:21:00
Organizzazione:Chiesa Cristiana Avventista
Indirizzo:Via del Pergolino 1, 50139 Firenze
Presenti:8

Programma

1. Confronto su temi organizzativi (10').
2. Meditazione silenziosa (20').
3. Presentazione di un tema di confronto e dialogo (10'-15').
4. Confronto e dialogo sul tema presentato.
5. Preghiere (10').
6. Rinfresco (se preparato dall'associazione o da qualche partecipante).

Resoconto

Il Vivente
Dove c’è vita c’è Dio. La vita è la manifestazione più diretta di Dio, ed è nella vita che ci riconosciamo come parte di Dio stesso. San Francesco aveva questa meraviglia e stupore che anche noi dobbiamo avere di fronte alla vita. Non siamo noi a creare la vita, la creazione è una facoltà superiore, noi possiamo approcciare la vita.
Gli alberi sono maestosi e se li guardi con gli occhi del cuore, senza limitarti alla materia, ti salta agli occhi la loro forza. Tutti abbiamo un bel ricordo legato a un albero. Gli alberi hanno e danno energia. Quando ero piccola, andando a Viareggio, passavamo per il Viale dei Tigli, dove gli alberi si toccavano a formare una cupola meravigliosa. Per me questo è un aspetto del Dio vivente.
Se è nella vita che si esprime il Dio vivente, significa che qualsiasi forma di vita ha un elemento di sacralità.
Sembra ovvio questo nome associato a Dio, invece non lo è. È un’occasione di riflettere sul mistero e la grandiosità della vita. I 99 nomi non sono superficiali, questo non lo è sicuramente. Già la materia è un mistero, figuriamoci la materia vivente. La base del Dio vivente è il creazionismo, l’idea cioè che se è vero che i pezzi di un orologio, messi casualmente in una statua, dopo miliardi di tentativi si assembleranno nell’orologio, questo non avverrà mai per dei sassi. La vita trascende la somma delle singole componenti materiali. La vita è un mistero multidimensionale.
Una visione orientale…
Gli elettroni vibrano, il che ci obbliga a domandarci se davvero esiste materia inanimata. A mio avviso non esiste materia inanimata. Forse la materia è la forma più addensata dello spirito, ma tutto è vita, evoluzione e coscienza. Se siamo un raggio che proviene dal sole e al sole ritorna, perché in questo momento siamo da esso separati? Non lo sappiamo, ma sappiamo che davanti a noi c’è il ritorno al sole. Un sacerdote polacco, negli anni 80, diceva: «Ricordati che tutte le anime, prima di entrare nel regno di Dio, devono diventare il Cristo». Io comprendo questo come un riconoscimento del ritorno a Dio di tutto il creato. Quindi tutti ci muoviamo verso l’eterno, a velocità diverse, che però nell’eternità non contano. Sappiamo infatti che prima o poi tutti, anche i più perversi, in tempi e a velocità diverse, torneremo a Dio.
Dio vivente è Dio che si fa uomo. In oriente questi esseri si chiamano avatar. Credo che Cristo non sia l’unica manifestazione di Dio. Cristo è un avatar, completamente uomo ma con una coscienza superiore, quella che per esempio gli permette di fare miracoli. Alla resurrezione Gesù non è più materia, passa dai muri, pur conservando la forma materiale per esigenze di rivelazione e relazione. La resurrezione è la crescita di una singola anima fino al raggiungimento di Dio.
… e una occidentale
Nel mondo greco c’era l’Ade. Nel 500 a.C. Eraclito dice che l’anima impura giace nell’Ade. Traducendolo in termini nostri, l’uomo che ama il fango non si evolve. Cicerone, invece, sogna e descrive i 7 cieli. Nel settimo cielo lui vede le anime delle persone pure. Ci stupiamo nel ritrovare tali pensieri in pensatori di tempi così antichi.
L’ineffabilità di Dio
Cos’è il Dio vivente per me? È il creatore? È un approccio panteista? Noi vogliamo dare una definizione schematica che ci torni, su una realtà per antonomasia indefinibile quale la realtà di Dio. Non troviamo risposte, solo domande, con il rischio di un atteggiamento autodistruttivo. Dio sta sopra di me, è infinito, non posso definirlo ma posso apprezzarne le manifestazioni. In bioetica si dibatte sullo status dell’embrione. Problema etico-scientifico- giuridico. Si adotta la concezione medica: embrione = dal concepimento in poi. Cerchiamo cioè di definire cose che ci trascendono, un correre dietro al vento che manifesta una volontà di non arrendersi alla realtà, e cioè che Dio è ineffabile.
Il Dio vivente mi induce due riflessioni. La prima è che, se Dio è vivente, non è possibile rinchiuderlo in nessuna dottrina né religione. Oggi abbiamo sufficienti conoscenze per scrivere un volume di migliaia di pagine sulla formica; una volta pubblicato, quel volume non sarà la formica. La formica resterà sempre qualcosa di molto più grande rispetto a qualunque cosa si possa dire o scrivere su di essa. Lo stesso è per Dio: rimarrà sempre più grande di qualsiasi dottrina o libro sacro che lo definisca; pertanto la religione, qualunque fede, non può che esprimersi in umiltà, sapendo di non possedere la verità, ma di averne colto solo qualche frammento. La seconda riflessione è che se Dio è vivente, la vera vita è possibile solo in Dio. Una vita al di fuori di Dio non è vera vita. Anche in questo caso non pongo la cosa su un piano dottrinale: esistono atei che hanno una spiritualità, e religiosi che non ne hanno alcuna.
Gino Strada, pur definendosi ateo, è un grande cristiano, che sente e opera mosso da uno spirito molto simile a ciò che noi chiamiamo Dio.
La vita di Dio è infinita e perfetta. Nessuno di noi è nella Sua dimensione. Tutta la nostra vita è una contraddizione dell’Infinito. Dio nella dimensione umana è un’enorme riduzione di se stesso. La scultura rinascimentale ha fatto un danno alla chiesa, perché ha ridotto l’Invisibile al visibile. A volte ci si allontana dalla chiesa quando questa appare troppo sicura dei propri recinti su Dio.
Perplessità sul tema proposto
Per me è difficile accettare il nome «Il vivente», perché per me Dio è tutto, implica anche la morte. I 100 nomi di Dio sono un tentativo pedagogico ci esplorare le infinite sfaccettature di Dio. Pertanto per me è la semplice parola Dio, senza ulteriori specificazioni, l’affermazione più piena della divinità. Per me Dio è tutto, vita e morte.
Domande che restano aperte
Se non possiamo incasellare Dio, che senso ha allora parlarne e riflettere sui nomi di Dio?
Parlare del vivente significa parlare di vita. La scienza a volte ha un approccio di business, di industria sulla vita. E siccome la vita è infinita, la scienza fa la figura di topolino apprendista stregone. Il segreto della vita non è fisico, e quindi la scienza è molto limitata. Questo pone degli enormi interrogativi etici; per esempio: La vita frutto di manipolazione, è ancora vita? È vera vita?
Comunità di Meditazione Interreligiosa Fiorentina
Email: cmif@altervista.org
Sito web: cmif.altervista.org
Versione: 1.5
Rilasciata il: 06/02/2014
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