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Riflessioni di Quaresima

Matteo 6:7-15: Padre nostro che sei nei cieli

La gocce d’acqua che pendono sospese in modo precario sul lato inferiore di ramoscello di un albero spoglio sono un’immagine più simile a Dio delle figure di troni che mettiamo insieme nei santuari o sulle poltrone di pelle dell’ufficio dell’amministratore generale.

Perchè vogliamo rendere Dio una forza così potente che opera (come ci piace immaginare) intervenendo e controllando le situazioni facendo sì che le cose risultino tranquille per i suoi favoriti? Immaginiamo il Padre nostro nei cieli seduto su un trono così possente perchè i cieli sono come la sala d’attesa della prima classe, la fila veloce, il club esclusivo. In questi luoghi ci si aspetta di trovare il mobilio migliore. Una simile immagine proietta un Dio che sarà sempre inaccessibile e inconoscibile perchè - come i ricchi, i famosi e i mediatori del potere di questo mondo - deve essere adorato, temuto e lusingato da una distanza incolmabile stabilita tra l’ordinario e il divino.

E se invece la vera natura e “potere” di Dio venissero espressi secondo metafore umane molto diverse, se i cieli fossero un luogo dove non ci sono distinzioni sociali, dove il vulnerabile è più potente del tiranno? Dove ci fossero la fragilità, la tenerezza, l’emarginazione, la bellezza semplice al posto della magnificenza? Questi sono più difficilmente credibili come simboli di ciò che significano “Dio”, il verbo e il paradiso, il luogo non-spaziale. Eppure ci parlano con più verità e lasciano un’impressione più profonda. Ci portano più vicini a vedere ciò che è la verità aiutandoci a vedere le cose come veramente sono in un mondo dove abitualmente intessiamo illusioni di successo per nascondere le nostre paure e insicurezze.

In una giornata bilanciata dalle leve gemelle della meditazione del mattino e della sera, le forti e vere sottigliezze della vita prevalgono sulle abitudini a fantasticare. Durante i giorni di Quaresima, quando lo spirito di auto-controllo e l’attenzione vigile al dettaglio affinano la nostra percezione e ammorbidiscono la nostra ansia, Dio e i cieli scendono in terra.

Laurence Freeman OSB

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