Chi non vive il Silenzio, che non ne ha fatto l’esperienza, ovvero, chi non è
passato esistenzialmente attraverso esso, , non può essere tollerante, deve
essere rigido e, pertanto, non può essere felice se le cose non vanno come
«vorrebbe» o si «pensa» che dovrebbero andare. Ciò vuol dire che l’esperienza
del Silenzio sta alla base della libertà, del pluralismo, della tolleranza e della
felicità. Chi vive il Silenzio sa che le cose si possono dire, fare e pensare in
molti modi. Il Silenzio non fa violenza alle cose, le colloca al loro posto, situs,
con il quale è etimologicamente imparentato.
Incontro: | 02/11/2017 |
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Rassegna: | Meditazione Interreligiosa |
Titolo: | Silenzio |
Presentata da: | Serenella Giovannelli |
Tradizione: | Meditazione Cristiana |
Autore: | R. Pannikkar, |
Opera: | Beata semplicità |
Pagine: | 7-8 |