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Il senso del silenzio

In ogni nostra riunione vorreste che io rivolgessi la parola a voi personalmente, ma non posso sempre esaudire i vostri desideri: non sarebbe ragionevole. Parlare senza interruzioni presenta degli inconvenienti: è faticoso per chi parla e doppiamente faticoso per chi ascolta! Il primo ne esce spossato e l’altro saturo. Allora, spossato o saturo, non è cosa consigliabile. Parlare ha una sua utilità, ma non parlare ne ha un’altra. Qualcuno vi parla, certe facoltà del vostro cervello entrano in attività, e quando l’oratore non ha più nulla da dire, entrano in gioco altre facoltà. Una donna per esempio, vede suo marito silenzioso, pensieroso, e lo osserva per indovinare ciò che sta rimuginando nella mente, dov’è andato, ciò che può essergli capitato, ed è così che essa diventa più sensibile, più psicologa.

Le qualità che possono essere sviluppate accanto a chiunque, quanto è importante svilupparle accanto a un Iniziato! Durante il nostro congresso estivo in Bulgaria, nella zona dei sette laghi di Rila, ci riunivamo ogni giorno attorno al fuoco con il Maestro Peter Duenov; noi cantavamo, il Maestro diceva qualche parola, ma spesso rimaneva in silenzio a meditare. Io lo guardavo e mi chiedevo: “A chi pensa? Dov’è?”. È così che nei momenti di silenzio ho preso l’abitudine di collegarmi a lui, e a poco a poco mi sono accorto che molti dei suoi pensieri, molte delle sue sensazioni ed emozioni venivano verso di me. Ho capito in questo modo che egli mi istruiva nel silenzio. Direte: “Ma nel silenzio non si impara nulla, non si ode nulla!”. In apparenza è così, ma in realtà è l’anima che riceve. L’anima del discepolo vede, sente e registra tutto ciò che emana dall’anima e dallo spirito del suo Maestro. Se il discepolo non si rende conto immediatamente di ciò che la sua anima ha captato, questo è dovuto al fatto che ci vuol tempo perché essa lo trasmetta al cervello e lo imprima nella coscienza. Ma un giorno o l’ altro, tutto riaffiorerà sotto forma di pensieri, di scoperte, di reminescenze, e il discepolo ignorerà persino l’origine di tale nuovo sapere.

Omraam Mikhaël Aïvanhov

Dati

Incontro:27/02/2014
Titolo:Il senso del silenzio
Presentata da:Stefania Silvari
Tradizione:Fratellanza Bianca
Autore:Omraam Mikhaël Aïvanhov
Opera:Testi sbobinati dalle conferenze. Capitolo “La parola di un maestro nel silenzio”, Collezione Izvor (Edizioni Prosveta).
Pagine:123-124
Comunità di Meditazione Interreligiosa Fiorentina
Email: cmif@altervista.org
Sito web: cmif.altervista.org
Versione: 1.5
Rilasciata il: 06/02/2014
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