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Fratellanza Bianca Universale

Presentare in poche parole un Insegnamento che si perpetua da millenni, evidentemente con diverse successive forme esteriori e man mano chiamato in maniera differente, che nei nostri tempi è stato trasmesso dal Maestro Omraam Mikhaël Aïvanhov, sarebbe come riuscire a concentrare in una bottiglia tutte le acque degli oceani affinché tutti quelli che accostino le proprie labbra per assaporarne un sorso possano avere un’idea dell’insieme che caratterizza le diverse distese d’acqua da cui provengono e contemporaneamente della singolarità di ogni goccia dei bacini che rappresenta.

Ma procediamo per passi successivi e il primo riguarda la posizione spazio-temporale del Maestro e dell’Insegnamento. Omraam Mikhaël Aïvanhov nasce nel gennaio del 1900 a Serbtzi, un villaggio macedone, che lascia nel 1907 per trasferirsi con la famiglia a Varna in Bulgaria, patria di Orfeo, conosciuta con l’antico nome di Tracia, che è stata fino al Medio Evo una delle culle della tradizione esoterica alla frontiera fra Oriente e Occidente.

Già dall’infanzia è animato da un profondo interesse per i misteriosi fenomeni della natura che lo spingono precocemente verso la ricerca; cresce così fra esperimenti che coinvolgono familiari e giovani amici e letture mistiche che suscitano in lui il desiderio fortissimo di seguire l’esempio dei grandi benefattori dell’umanità. A diciassette anni, incontra il Maestro Peter Deunov (Beinsa Douno) di cui diventa discepolo e che segue per venti anni.

Il difficile e lungo apprendistato con il suo Maestro – durante il quale Mikhaël studia e lavora – culmina con la missione, che Deunov gli affida, di portare l’Insegnamento in Occidente, ed esattamente in Francia. Mikhaël Ivanhov – è ancora questo il suo nome – lascia tutto quello che ha: il suo lavoro di direttore scolastico, la famiglia di origine, gli amici e nel 1937 arriva a Parigi, con una lettera di presentazione del suo Maestro. Nel gennaio del 1938 inizia una serie di conferenze che terminerà nel 1985 - le conferenze raccolte, stenografate e registrate sono circa 5.000 - Gli anni in Francia sono difficili non solo per la guerra, ma per le prove durissime – predette da Deunov – che il fratello Mikhaël Aïvanhov, com’era chiamato allora, deve affrontare e che lo rendono però sempre più simile a un diamante, puro e forte, e alla perla preziosa di cui è custode.

Nei primi anni cinquanta corona finalmente il sogno di realizzare un centro congressi nel sud della Francia, dove i fratelli e le sorelle possono condividere la vita fraterna e spirituale, e applicare i precetti dell’Insegnamento che Aïvanhov approfondisce e sviluppa con intuizioni nuove e originali.

Nel 1959 parte per l’India, dove rimane un anno che sarà di fondamentale importanza per le esperienze mistiche e l’incontro con Esseri eccezionalmente evoluti, grandi Maestri dai quali viene, a sua volta, riconosciuto Maestro – il Rishi occidentale – e dai quali riceve il nome Omraam. Om è solve, Raam è coagula: i due principi della scienza esoterica Solve e Coagula sono contenuti in questo nome. Ciò che è interessante rilevare è la lettura parallela che il Maestro ha fatto delle grandi tradizioni del passato, orientali e occidentali, per illuminarne una sintesi che porti l’umanità a una consapevolezza più ampia, dove la ricettività della spiritualità orientale si unisce all’aspetto della conoscenza intellettuale della spiritualità occidentale.

Il ritorno lo vede ancora più impegnato, non solo in Francia ma in molti paesi europei, in Canada, negli Stati Uniti, in Giappone, in Africa, in Oriente e Medio Oriente. Nasce nello stesso tempo la casa editrice Prosveta che raccoglie e pubblica le conferenze registrate. Attualmente sono pubblicati 77 volumi con traduzioni in 33 lingue.

Soggetto centrale delle conferenze è l’uomo con le sue problematiche riguardo tutti i settori dell’esistenza: il lavoro, il rapporto uomo-donna, il ruolo della donna e il suo potere, la salute, il vegetarianismo e l’alimentazione, la natura e l’ambiente, la filosofia, l’economia e la politica, i giovani e la famiglia, la psicologia e la pedagogia, il linguaggio e l’importanza dei gesti, l’arte, la scienza, la religione, il sole come modello, la pace e l’armonia, la sessualità, il problema del bene e del male, la legge, la società…

Caratteristica rilevante è l’applicazione delle conoscenze spirituali nelle attività pratiche, intellettuali o artistiche, sia svolte individualmente sia collettivamente: il Surya yoga, la meditazione al sorgere del sole per captarne tutti gli elementi benefici con i quali fare un lavoro su di sé; la meditazione serale del laser spirituale, per inviare luce al mondo; il Hrani yoga, il pasto in silenzio insieme con gli altri; il canto corale con l’armonizzazione a quattro voci e la danza della Paneuritmia con le musiche ispirate di Peter Deunov; la condivisione del lavoro fraterno e dell’ascolto delle conferenze; ma anche nella vita familiare e professionale.

Il risveglio della coscienza è uno scopo comune a tutti i movimenti religiosi, ma il grande progetto del Maestro è sviluppare il concetto di fratellanza, in accordo con le correnti dell’era dell’Acquario. La Fratellanza Bianca Universale– con l’aggettivo bianca si intende la risultante dell’unione di tutti i colori, e quindi l’insieme degli uomini di ogni razza – è stata ufficialmente fondata in Francia nel 1947 (in Italia si è costituita nel 1985) e si propone di studiare e applicare i metodi e le pratiche proposte nell’Insegnamento del Maestro Aïvanhov.

«Il nostro insegnamento vuole formare degli esseri che sappiano lavorare sulla terra, organizzandovi le cose, ma rimanendo tesi verso l’ideale che sempre di più diverrà realtà. Gli esseri dell’avvenire non perderanno di vista né l’uno né l’altro aspetto della loro vita. È così che diventeranno uno con il loro ideale. Bisogna rimanere fusi con l’ideale –Dio – mantenendo il senso della terra.»

Estratto dalla conferenza del 25 marzo 1958

Siamo qui arrivati a toccare una delle più evidenti differenze tra l’Insegnamento della Fratellanza Bianca Universale e tutti gli altri movimenti spirituali e religiosi apparsi fin adesso. Non si tratta più di seguire un movimento filosofico e applicarne i precetti, astraendosi dal mondo e dai suoi abitanti, per salvare la propria anima e raggiungere il Paradiso o il Nirvana, o qualsiasi altra denominazione gli si voglia dare. Il nuovo approccio comincia con la consapevolezza che siamo tutti figli e figlie di Dio e della Madre Terra, quindi fratelli, e che la nostra evoluzione e lo scopo finale delle nostre esistenze, che è la realizzazione del Regno di Dio sulla Terra e della Sua Giustizia tra gli uomini, potrà essere raggiunto solo se tutti, ma proprio tutti quanti, saremo in grado di poterlo attuare.

Ecco allora che l’Insegnamento tocca ogni aspetto della vita, il benessere e il perfezionamento spirituale e materiale dell’uomo partendo dal presupposto della sua doppia natura – umana e divina – dalla sua relazione con l’universo e dalle leggi che regolano queste relazioni, con l’intento di arricchirne il contenuto in una forma rinnovata e di applicarlo praticamente nella quotidianità. Quindi non solo pratiche ascetiche e meditative, ma nuovi metodi e nuove pratiche, di apparente semplicità e facilità di realizzazione, che risveglieranno la nostra attenzione e la nostra consapevolezza e ci faranno comprendere l’importanza e il significato profondo anche dei nostri più minuscoli gesti, desideri e pensieri per orientarli a favore della nostra evoluzione.

Qui arriviamo a un’ulteriore peculiarità dell’Insegnamento: non si tratta di nuovi sistemi filosofici e di pensiero, già di difficile comprensione per una persona non avvezza e comunque quasi impossibili da realizzare nella propria quotidianità, ma di metodi e spiegazioni a prima vista talmente semplici da apparire banali e superficiali ma che, in effetti, sono le chiavi che ci permetteranno di accedere a un sapere di una profondità insondabile e di una meravigliosa e abbacinante bellezza.

Un’altra cosa che adesso si deve evidenziare, è l’estrema libertà che l’Insegnamento lascia a chi si avvicina alle verità trasmesse dai libri e dalle conferenze audio, che il Maestro ha pronunciato in circa cinquanta anni. In nessuna vi è mai una richiesta fatta ai suoi auditori o ai lettori, di far qualcosa come obbligo, come precetto o come regola inderogabile e indiscutibile, ma solo l’invito, dopo aver fornito prove ed esempi, a provare quel particolare metodo o quella nuova pratica e a osservarne e verificarne gli effetti benefici che da esse derivano, per sé e intorno a sé. Così facendo ci pone così di fronte alla responsabilità che abbiamo verso noi stessi e verso gli altri, lasciandoci piena disponibilità del nostro libero arbitrio, che è il più grande dono che Dio ci abbia fatto e che ci dimostra l’amore e la fiducia cha Lui ha riposto in noi.

Immediatamente legata a quella libertà si trova quello che è la pietra più preziosa dell’Insegnamento e del Maestro e cioè il disinteresse personale con cui il Maestro ha diffuso l’Insegnamento, operando sempre in maniera totalmente gratuita e dando un esempio di semplicità e sobrietà in tutte azioni della sua vita. Di se stesso parlava spesso, umilmente, come di un “segnale stradale” che non ha valore in sé ma lo assume per l’indicazione che fornisce ai viandanti.

La sua unica preoccupazione, come spesso ricorda nelle sue conferenze, era “come posso esservi utile”, che è anche la frase con la quale accoglieva le persone che andavano a trovarlo per parlare con lui e ricevere consigli riguardo alla loro vita. Essere utile per l’evoluzione dell’umanità, per trascinarla fuori dalla strada pericolosa, irta di ostacoli, che conduce a una meta rovinosa, ma che è tanto affollata proprio perché inizialmente facile e attraente.

«Il mio unico pensiero è la Fratellanza. La famiglia… in tutto il mondo. È molto importante quello che la Fratellanza Bianca Universale sta preparando. Essa è venuta per qualcosa che nel passato non era nella testa degli uomini. Pensavano ad altre cose: come diventare chiaroveggenti, come ottenere dei poteri, come legarsi con il Signore. E si abbandonava la terra, si abbandonava il mondo.»

e concludendo:

«Vi auguro di aumentare ancora di più il vostro amore, il vostro desiderio di aiutare l’umanità: di amare il vostro prossimo, di proiettare dei raggi di luce e di amore su tutte le creature.»

Estratto conferenza inedita del 9 dicembre 1968

E’ evidente che molte altre particolarità di questo Insegnamento si affollano per essere citate, come per esempio il calore e l’affetto fraterno che regna tra i fratelli e le sorelle, che provengono dall’accettazione delle diversità di ognuno e dalla consapevolezza della sincerità dello sforzo compiuto da ciascuno nel cammino dell’evoluzione, oppure l’indescrivibile sensazione di pienezza che pervade il discepolo alla fine di un lavoro fraterno sincero e disinteressato o alla conclusione della meditazione laser già accennata. Ma molto più di queste parole vale il già citato invito del Maestro a mettere in pratica qualcuno dei metodi proposti che ci siano più congeniali e a verificarne la bontà e i risultati nella nostra vita quotidiana.


Fratellanza

Contatti

Sito:
Riferimento: Stefania Silvari
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Pubblicazioni
Omraam Mikhaël Aïvanhov: “Per diventare un libro vivente - Elementi di autobiografia 1”, Ed. Prosveta.
Louise Marie Frenette: “Omraam Mikhaël Aïvanov – Il cammino della luce”, Ed. Mediterranee.
Paola Giovetti: “I grandi iniziati del nostro tempo”, Ed. Mediterranee.
Agnès Lejbowicz: “Omraam Mikhaël Aïvanhov e l'insegnamento della fratellanza”, Ed. Prosveta
George Feuerstein: “The Mystery of Light: The Life and Teaching of Omraam Mikhaël Aïvanhov”, (in inglese e francese).

Siti web
www.fratellanzabiancauniversale.it
www.prosveta.it
www.fbu.org (in francese ma con ampie traduzioni in italiano)


Letture

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Comunità di Meditazione Interreligiosa Fiorentina
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Sito web: cmif.altervista.org
Versione: 1.5
Rilasciata il: 06/02/2014
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